venerdì 10 settembre 2010

1. Chennai

Esco dall'aereoporto di Chennai (Madras) alle 9.10 di domenica mattina e sembrano le due di pomeriggio di Ferragosto. Da segnalare durante il viaggio:

- Commento spazientito di maschio padano nei confronti di famiglia indiana con cento chili di bagaglio, che bello non dover sentire piu' niente di tutto questo, almeno per trenta giorni...

- Duty Free enorme a Dubai (36 gradi a mezzanotte. aria condizionata a 18), stecche di Marlboro a 15 euro, il resto un enorme bidone "full of surprises" (lo slogan) lungo 3 chilometri ripieno di palme finte e estremorientali arabofoni

- Esplosione di Vape spray nello zaino, ora davvero sono sicuro che non mi prendero' niente

Mi viene a prendere in aereoporto Suresh (Babu) del Cesvi e mi porta in albergo, per un chill out di 24 ore di cui 14 di sonno, colazione con caffelatte rovente e riso al curry alle 14 locali e cena altrettanto pesante. Bevo ettolitri di acqua e grazie ai complimentary anice e zucchero (destra) a fine pasto soffro lo spicy meno del previsto.


La sera mi avventuro nella strada dietro l'albergo ma il buio mi coglie alle sei di sera e ritorno subito nel mio surrogato di Occidente per un vassoio (tre piatti buoni) di innocui noodles (115 rupie, 2.1 euro).

Lunedi' mattina andiamo in un negozio fashion a prendere della roba di cotone fresco, saluti e ultime info e indicazioni alla sede locale del Cesvi e poi via verso Sud.

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