giovedì 16 settembre 2010

5. Scuole


Lunedì vado a scuola, quella dei bambini della Shelter Home. Mi apro la strada tra le ali di una folla in festa (nonostante le prossime due settimane siano di esami, fine primo quadrimestre) e raggiungo l'ufficio della Preside, con cui intrattengo un piacevole dialogo parzialmente interpretato da John Paul. Qui studiano i ragazzi dal sesto al dodicesimo standard (11-17 anni). Fino al decimo materie uguali per tutti: tamil, inglese, matematica, scienze, scienze sociali (storia, geografia, economia). Poi, alla anglosassone, 5 specializzazioni. 
Il governo statale (Tamil Nadu) dà più soldi alle scuole delle zone più povere, e questa è una di quelle. Ci sono comunque molti problemi: 25 prof per 1000 studenti, zero attività parascolastiche o con infrastrutture fatiscenti. Il livello di inglese degli studenti è basso, nelle famiglie povere si parla solo tamil. Ci sono anche le scuole private che insegnano tutte le materie in inglese, ma costano 3000 rupie all'anno.

Ieri mattina lezione a casa, l'aula di cucito è la porta accanto alla mia camera. La signora Bhuvaneswar mi insegna a usare una macchina da cucire, con risultati catastrofici. Migliori quelli con la dozzina di ragazze che qui studiano per diventare sarte. Alcune sono molto timide e si schermiscono quando mi vedono - mi è capitato spesso qui - poco a poco capisco che sono socievoli anche e più dei maschi. Nei villaggi le donne hanno due o tre sari in tutto, quello del sarto sembra un lavoro piuttosto sicuro. 
Nel frattempo io passo in modalità manuale e produco in tre ore un capolavoro (quelli gialli sarebbero semi).

Dopo pranzo visito con Albert (secondo da destra) e la direttrice il Don Bosco Polytechnic College, attiguo alla Shelter Home. Ingegneria, of course, ma principalmente con applicazioni pratiche. D'altronde la maggior parte della gente che esce da qui a vent'anni va a lavorare, l'università costa come in Italia, roba da ricchi. Visito i laboratori e la biblioteca e sono felice di trovare un libro di nome Ingegneria Matematica. 


Dopo questa due giorni rimane una domanda: dove sta l'accesso all'università nelle priorità di uno stato in cui il problema è spesso quello della sussistenza?

Mercoledì arrivano Rosy e Suresh del Cesvi insieme a due di una azienda di Chennai che produce borse e altri articoli di cuoio. La ditta offrirà per un mese qui alla Don Bosco Shelter Home un corso di avviamento professionale con rimborso spese con successiva assunzione. Dopo pranzo c'è una riunione sotto gli alberi di mango dietro la casa e pare che la proposta abbia successo: a occhio partecipano un'ottantina di donne (soprattutto giovani) e la maggior parte dà già la conferma per cominciare la settimana prossima.

Per completare il quadro, giovedì mattina visito una scuola elementare statale costruita dal Cesvi in zona tsunami. La gente è emigrata all'interno dopo la tragedia, prima abitavano tutti sulla costa. Qui studiano 35 bambini che mi mostrano i loro progressi in inglese facendo a gara a ripetermi le parole che hanno imparato. Sto imparando ad ascoltarli.


3 commenti:

  1. "sto imparando ad ascoltarli" è una gran bella frase.

    P

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  2. beh ingegneria pratica...l'ingegneria 'e per la gente, magari sono piu' vicini loro allo spirito dell'ingegnere che noi.

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  3. beh, complimenti per il fiore!!!!!!!!saper cucire è fondamentale...vorrà dire che mi darai delle ripe al tuo ritorno..!!!sare

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